venerdì 5 giugno 2020

LA SINTESI FINALE

STEP #25
Immagini Stock - Cambiare Il Significato Mondo è Cambiato E ...


E' stato un lungo viaggio, un viaggio pieno di approfondimenti e argomentazioni sul verbo Globalizzare.

Ripercorriamone le tappe principali.

Il primo passo è stato quello di definire il significato letterale  del termine, per poi andare a vederne la storia etimologica.

In seguito abbiamo cercato di addentrarci in vari ambiti, con l'obbiettivo di trovare dei riscontri sul verbo preso in analisi.
Per prima cosa, ci siamo ci siamo soffermati sul campo letterale, e dunque sulla letteratura, sulla mitologia e sulla poesia.

Subito dopo siamo passati all'ambito artistico, andando a svelare molteplici curiosità riguardo la cinematografia, la pubblicità e le arti figurative.

Da un punto di vista storico, abbiamo analizzato le varie epoche, partendo dal Medioevo, per passare poi al Settecento, in cui abbiamo analizzato la situazione globale commerciale del tempo, all' Ottocento, nel quale si è introdotta la prima vera e propria globalizzazione, e al Novecento, dove è venuta fuori la terza grande globalizzazione, fino ad arrivare ai giorni nostri.

Inoltre, ci si è soffermati anche su aspetti di evoluzione tecnologica e scientifica che hanno permesso di rendere il mondo sempre piu' globalizzato, come visto con la globalizzazione delle fibre ottiche e con quella firmata Apple di Mr.Globalization, per non dimenticare poi l'analisi sui brevetti, sul forte legame scienza-globalizzazione, sulla "globalizzazione anticipata" di Marx e sul pensiero di "globalizzare" di David Harvey.

Infine, è stata data importanza anche alla situazione pandemica che tutt'oggi si sta vivendo a seguito della diffusione del Covid-19, mediante numerosi studi e approfondimenti in materia di sanità "globalizzata", concludendo poi il tutto con un'idea di futuro mezzo di trasporto (e il relativo volantino pubblicitario) con il quale cambiare radicalmente la nostra vita e renderla sempre piu' globalizzata.

Il tutto per essere poi racchiuso in una mappa conclusiva.


A presto!

mercoledì 3 giugno 2020

LE TAPPE DI QUESTO LUNGO VIAGGIO

STEP #24

Ecco qua mostrata la mappa concettuale del nostro lungo percorso!



Mind map of "Globalizzare"

lunedì 1 giugno 2020

TELETRASPORTO 4.0

STEP #23

Ecco qua il volantino pubblicitario relativo all'innovazione descritta nel post dello step 22.

L'uomo D'affari Nel Concetto Di Teletrasporto Con Le Porte ...

L'invenzione del secolo è arrivata!

Basta fantascienza, da oggi l'uomo cambierà stile di vita e vivrà in un mondo sempre piu' globalizzato

Il teletrasporto è diventato realtà!


domenica 31 maggio 2020

GLOBALIZZARE NEL FUTURO

STEP #22

In un Mondo Globale le vere distanze ormai sono quelle tracciate dalla propria mentalità, dal proprio "sguardo", dal proprio immobilismo e dal proprio provincialismo.

Perchè dunque non poter rivoluzionare tutto con un'invenzione senza precedenti, un'invenzione capace di globalizzare ancora di piu' un mondo iperglobalizzato e superconnesso ?

Si, stiamo parlando proprio del Teletrasporto
Etimologicamente, per teletrasporto si intende il processo di trasporto istantaneo della materia attraverso lo spazio da un luogo all'altro.

Spesso è utilizzato nelle opere di fantascienza, ma ora tutto questo deve diventare realtà.
Per far ciò, occorrerà approfondire gli studi fisici della meccanica quantistica. 

Teletrasporto - Networker Digitale

Con tale realizzazione, le persone potranno aprire ancora di piu' i loro orizzonti, non rimanendo piu' legati al problema della distanza. Si potrà spaziare ovunque, senza limiti di tempo e di spazio, rivoluzionando ancora di piu' la tecnologia in un mondo iperconnesso. 


Habemus Teletrasporto! 
Voilà!
  


venerdì 29 maggio 2020

UN BREVETTO PER GLOBALIZZARE

STEP #21

Cosa è un brevetto ?

Esso puo' essere definito in tal modo.

Un brevetto è un documento che riconosce a qualcuno l'esclusivo diritto di poter disporre di un'invenzione o di un marchio.
Di conseguenza, possiamo definire, nella storia della tecnologia, i brevetti come innovazione, ricerca e sviluppo.

Ecco qua riportato un esempio:
Gestione sistema integrato Qualità Ambiente Sicurezza con Qualibus
rappresentazione del progetto di gestione
di ambiente integrato

Si tratta di un sistema di gestione di sistemi integrati di comunicazione ed informazione, tramite il quale si riesce ad avere una cooperazione e una interconnessione di dispositivi con altre unità funzionali che controllano una pluralità di display locali.

Codice brevetto : ITUB20153495A1

giovedì 28 maggio 2020

"GLOBALIZZAZIONE" DELLE FIBRE OTTICHE

STEP #20

Con l'obbiettivo di trovare un materiale tipico del verbo in indagine, anche se non direttamente in maniera esplicita, possiamo fare riferimento alla fibra ottica, in quanto "globalizzatrice" di un mondo digitale ed iperconnesso. 

La market capitalization nella globalizzazione E' diminuita del 15 ...
globalizzazione delle fibre ottiche
Una delle recenti discussioni relativa alla fibra ottica ottica è la cosiddetta "guerra dei cavi tra Usa e Cina". 

Secondo le stime più attendibili la rete sottomarina di cavi in fibra ottica ha una lunghezza totale di 900.000 km e cioè quasi due volte e mezzo la distanza tra la terra e la luna.

Dal 2012 al 2017 i rapporti di forza in relazione alle infrastrutture sottomarine relative alla comunicazione Internet tra le potenze del globo sono cambiati. 
Se nel 2012 l’egemonia americana era indiscussa, a partire dal 2017 la Cina rappresenta un credibile e pericoloso competitore. Inoltre, quando nel 2013 venne rivelato il ruolo della National security agency nello spionaggio a livello globale molti paesi – e fra questi certamente la Cina e il Brasile – furono legittimati a porre in essere una politica delle infrastrutture di rete autonome o in aperta competizione con quella americana. 

E' evidente, dunque, come la fibra ottica, e piu' in generale, la rete abbia saputo "globalizzare" al meglio il mondo in cui viviamo, tanto da creare "disguidi" tra due delle potenze mondiali assolute. 

Ecco qua riportati due articoli, il primo relativo alla "Guerra dei cavi" e il secondo relativo alla globalizzazione dovuta alla fibra ottica. 





Al prossimo post!

martedì 26 maggio 2020

SCIENZA E GLOBALIZZAZIONE

STEP #19

Eccoci nuovamente!

Con l'obbiettivo di trovare legami tra il nostro verbo e la scienza, non possiamo non citare il fenomeno del cambiamento climatico del globo terrestre dovuto alla globalizzazione.

Facendone un'analisi oggettiva e dettagliata, è evidente che la situazione non sia delle migliori.
March | 2015 | Essential Facts of Life | Page 2
increase of Carbon Dioxide in the world

Diamo sguardo ai dati mondiali forniti dalla scienza.


La scienza ci dice che la responsabilità del riscaldamento globale risiede soprattutto, per il 63%, nelle emissioni di CO2. Vi sono poi anche quelle di ossidi di azoto, che incidono per il 6%, e di metano, per il 19%. Questi ultimi gas,anzi, pare inglobino più calore della stessa Co2. Gli ossidi di azoto, zolfo, ammoniaca, ecc, sono poi tra le componenti principali del Pm10, protagonista dei nostri inverni e non solo, responsabili secondo gli scienziati di migliaia di morti ogni anno.


Gli stessi scienziati ci dicono che una parte molto grande delle emissioni, soprattutto di CO2, viene dai riscaldamenti di appartamenti e uffici, dagli allevamenti intensivi, dall'attività industriale.
Insomma, tutto ciò è dovuto all'azione dell'uomo, e piu' in generale ad un mondo sempre piu' globalizzato.

Amazzonia, la deforestazione è cresciuta del 300% in un anno - Tgcom24
Amazzonia, deforestazione aumentata del 300% in un anno

Non a caso, una delle bestialità che l'uomo sta compiendo è quella della deforestazione.
Infatti, si stima che la globalizzazione delle attività con la decuplicazione delle emissioni di gas serra porterà ad un ulteriore aumento della temperatura media del pianeta. Infatti il riscaldamento medio è stimato, a meno che non si intervenga per porvi fine, intorno ai 6°C in più per la fine del secolo. A causa del riscaldamento, l’atmosfera diventerà energeticamente più attiva, le zone umide saranno più piovose, le aree secche più aride e quelle soggette a temporali ancora più colpite da tempeste.

Occorre dunque intervenire il piu' presto possibile, per evitare delle conseguenze catastrofiche e irreparabili.


Ecco qui un video realizzato dall'Istituto sull'inquinamento atmosferico CNR, in cui si delinea perfettamente il legame scienza-globalizzazione.



Al prossimo post!



lunedì 25 maggio 2020

E IL MONDO GLOBALIZZATO DOPO IL COVID-19 ?

STEP #18

Eccoci!

Cercando di trovare il nostro verbo all'interno di un fatto di cronaca, possiamo sicuramente far riferimento alla situazione pandemica attuale che stiamo vivendo.

Due delle domande piu' frequenti in questo periodo sono proprio queste:

"Cosa ne sarà della globalizzazione dopo la pandemia ? "

"Che fine faranno le politiche internazionali relative al libero mercato globale attuate prima di questa situazione pandemica ?"

Coronavirus: contagi, malati e guarigioni (sempre di più). A che ...
fonte: Johns Hopkins University 


Ecco qua un approfondimento dettagliato

https://it.sputniknews.com/opinioni/202005189095494-un-incerto-futuro-per-la-globalizzazione-e-il-sistema-politico-internazionale-dopo-covid-19/

domenica 24 maggio 2020

"GLOBALIZZARE" SECONDO DAVID HARVEY

Rieccoci nuovamente!

Cercando di fare un approfondimento sul concetto di globalizzazione da un punto di vista economico-geografico, ci focalizzeremo sul fenomeno della "compressione spazio-temporale", basandoci sul personaggio di David Harvey. 

David Harvey è nato nel 1935 a Gillingham ed è tutt'ora un geografo, antropologo, sociologo e politologo britannico. 

David Harvey - Wikipedia
Il suo libro piu' influente, "The condition of post modernity", costituisce un'analisi critica delle trasformazioni della modernità e delle condizioni che caratterizzano lo scenario culturale ed economico, in corrispondenza di quella serie di fenomeni noti come globalizzazione e crisi del Fordismo. 
Infatti, possiamo affermare che, dal secondo dopo-guerra, la modernità entra in crisi, tanto da lasciare il posto alla cosiddetta post-modernità. 

Harvey collega tale affermazione alla crisi di un sistema economico eccessivamente rigido, il quale viene sostituito da una produzione su vasta scala di prodotti omogenei destinati al consumo di massa, accompagnata a sua volta dal regime dell'accumulazione flessibile. 

In particolare, una delle parti piu' note del libro riguarda l'analisi della globalizzazione, nei termini di una compressione spazio-temporale. 

L'idea di Harvey è la seguente: 
la globalizzazione puo' essere intesa come una trasformazione del sistema capitalistico che ha mutato la nostra esperienza dello spazio e del tempo, poichè i meccanismi di circolazione del capitale si sono espansi nello spazio e accelerati nel tempo. 

Il capitale ha, infatti, cominciato a circolare da una parte all'altra del globo a velocità senza precedenti, incidendo profondamente sul senso di dislocamento che caratterizza la globalizzazione e il clima culturale che l'ha accompagnata a partire dagli anni 80'. 

Per Harvey, la prima importante conseguenza della "compressione spazio-temporale" è rappresentata da una accentuazione della fuggevolezza, della caducità, delle mode, dei prodotti e delle ideologie. Non a caso, un primo effetto, sempre legato a tale fenomeno, è proprio rappresentato dall'importanza attribuita ai valori dell'istantaneità (cibi istantanei e Fast Food) e dell'eliminabilità (tazze, piatte, involucri). 




Al prossimo post!


domenica 17 maggio 2020

UN ABBECEDARIO PER GLOBALIZZARE

STEP #17
abbecedario - Wikizionario
L'abbecedario del termine globalizzare: 

A come Amazon
B come Burger-king

C come Commercio
D come Denaro

E come Esportazione
F come Flusso

G come Globo
H come H&M

I come Investimenti
J come Jobs

L come Liberalizzazione
M come Multinazionale 

N come Neo-liberismo
O come Occidente 

P come Pubblicità
Q come Quantità

R come Rivoluzione
S come Scambio

T come Tecnologia
U come Unione

V come Velocità
Z come Zuckenberg



sabato 16 maggio 2020

GLOBALIZZAZIONE ANTICIPATA ?

Karl Marx: opere, vita e pensiero del filosofo
Karl Marx, 1818-1883
Tutti gli studiosi, i filosofi, gli storici e gli economisti sono d' accordo sul fatto di considerare Karl Marx come precursore rispetto all'avvento di un mondo sempre più iperconnesso, e quindi sempre più globalizzato.

Il suo pensiero si basa sulla fondamentale distinzione tra le classi sociali in termini economici, ossia considerando solamente il cosiddetto capitale economico.

Per prima cosa egli osservò i tre modi di produzione che si sono susseguiti nella storia: quello agricolo, il feudalesimo e infine il capitalismo. Successivamente osservò le diverse forze di produzione, ovvero la capacità produttiva e tecnologica, e i rapporti sociali di produzione, ovvero le relazioni e le disuguaglianze tra i gruppi, che hanno riguardato e caratterizzato i diversi modi di produrre nelle società.

Da questa definizione designò da un lato la borghesia e dall' altro il proletariato.
La prima possedeva i mezzi di produzione, il secondo la forza lavoro.

Secondo la teoria della lotta di classe di Marx, nell'ottica di massimizzare i propri profitti, la borghesia avrebbe diminuito i salari dei lavoratori. Quest'ultimi avrebbero, quindi, dato il via alla rivoluzione socialista in virtù dell' abolizione della proprietà privata.

La rivoluzione in realtà non avvenne. Essa venne frenata dalla nascita di movimenti sociali, dallo sviluppo di politiche sociali e di sindacati, volti a proteggere i diritti dei lavoratori.
Nonostante ciò, Marx anticipò perfettamente la globalizzazione, in quanto egli immaginava il sistema economico basato sul capitalismo diffuso in molti, se non tutti, i paesi.

Nella stessa maniera, il movimento neomarxista, che nacque con il presupposto di creare una teoria dello stato capitalista e di ampliare i concetti predefiniti da Marx, diede un contributo allo sviluppo della globalizzazione.
Innanzitutto questi studiosi aggiunsero la classe media rispetto alla stratificazione sociale, includendo all'interno coloro che possedevano titoli di studio o coloro che occupavano una posizione importante all' interno di istituzioni e organizzazione.

Nel modo con cui essi designavano lo scambio di beni e servizi a livello internazionale che sarebbe avvenuto con lo sviluppo del capitalismo, possiamo intravede l' ideologia che è alla base del nostro concetto.


Ecco qua un approfondimento:
https://www.leftcom.org/it/articles/2001-03-01/le-promesse-mancate-della-globalizzazione-e-la-conferma-del-marxismo

venerdì 15 maggio 2020

STEVE JOBS : MR.GLOBALIZATION

STEP #16

Rieccoci nuovamente!

Obbiettivo di questo post è quello di cercare un personaggio che meglio incarni il nostro verbo,
un personaggio che meglio riesce a "rappresentarlo".

Un'esempio su tutti è senza alcun dubbio Steve Jobs (1955-2011)

La storia Steve Jobs: la vera storia di Steve Jobs, il fondatore ...


Steve Jobs è stato uno di quei uomini che è riuscito fortemente a cambiare la storia dell'umanità.
Steve Jobs è stato un genio indiscusso.

Steve Jobs è stato colui che si è letteralmente preso la responsabilità di interpretare la grande trasformazione del millennio.
Le sue opere, una dopo l'altra, hanno cambiato la tecnologia e soprattutto il senso della tecnologia, tracciando una prospettiva unica nell'epoca della conoscenza, nell'epoca di Internet e nell'epoca della globalizzazione.

Proprio per questo, è ricordato, per quel che riguarda la Tecnologia, come l'uomo del Millennio, oltre che come Mr. Globalization per la sua globalizzazione firmata Apple.

Di certo, era colui che esplorava prima degli altri il futuro che valeva la pena costruire, ed era proprio questo che lo rese unico ed imitabile.


http://www.mrglobalization.com/change-and-innovation/364-steve-jobs-the-true-mr-globalization

https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=16409


Al prossimo post!


mercoledì 13 maggio 2020

NEL NOVECENTO (XX SECOLO)

STEP #15

Proseguendo sempre nel nostro percorso spazio-temporale, focalizziamoci ora sul '900.

Una delle scoperte che hanno cambiato radicalmente la storia dell'umanità è stata Internet.
Parliamo della rivoluzione digitale, conosciuta come la " terza grande globalizzazione".

Bitcoin, Blockchain e Crypto currencies. L'evoluzione naturale ...


Con il termine "Era digitale" o "Era dell'informazione", si intende la fase storica caratterizzata dall'ampia diffusione, su scala globale, dei vari prodotti digitali e da tutta quella serie di cambiamenti sociali, economici, politici e culturali avvenuti in merito all'avvento della digitalizzazione di gran parte degli accessi all'informazione, che hanno portato all'attuale "società globale dell'informazione".

Dunque, è chiaro come, grazie allo sviluppo di dispositivi interattivi come i social network, vedi Facebook, Instagram e Whatsapp, i tablet e gli smartphone, si è assistito alla proliferazione e alla moltiplicazione dei canali d'accesso all'informazione, che hanno cambiato le modalità in cui avviene l'atto comunicativo.



E' incredibile la crescita che avuto l'informazione tecnologica globale nel mondo. 

Riportiamo alcuni dati statistici molto importanti. 

Alla fine degli anni Ottanta, meno dell'1% dell'informazione mondiale tecnologica era in un formato digitale, mentre lo era in una percentuale del 94% nel 2007.
L'anno 2002 è considerato il momento in cui l'umanità fu capace di immagazzinare una maggiore quantità di informazione in una forma digitale.

Non a caso, si è stimato che la capacità mondiale di immagazzinare informazioni è aumentata dal 2,6 (ottimamente compressi) exabytes nel 1986, a circa 5000 exabytes nel 2014 (5 zettabytes). 

Dunque, la Terza globalizzazione mondiale ha reso il mondo sempre piu' "globalizzato". 
Prima lo era, come mostrato con gli step sul Settecento e sull'Ottocento, da un punto di vista commerciale e coloniale. 
Ora, invece, lo è diventato da un punto di vista tecnologico. 
Ciò che, infatti, percepiamo ogni giorno è sempre piu' un mondo fortemente interconnesso grazie ad una rete mondiale globale, il cosiddetto mondo 4.0. 




Al prossimo post!

martedì 12 maggio 2020

NELL'OTTOCENTO (XIX SECOLO)

STEP #14

L'espansione commerciale europea e le esplorazioni geografiche, trattate con il post del "Settecento" (step 13), assumono nel XIX secolo il termine di Colonialismo. Questo fenomeno ha cominciato ad espandersi a macchia d'olio su tutto il pianeta, tanto da essere ritenuto la "prima globalizzazione".

Dato che tale termine indica l'insieme di convinzioni usate per legittimare o promuovere, e dunque globalizzare, questo sistema, è qua che intravediamo il file rouge tra il nostro verbo e il concetto di colonialismo moderno ottocentesco.

Solamente a partire dal 1870 viene coniato il concetto di Imperialismo, ovvero l'imposizione economica, politica e culturale di una nazione su un'altra. Tale concetto è, dunque, da intendersi come continuazione del Colonialismo, siccome anche in questo caso si trattava di occupare dei territori e di imporvi le proprie regole.



Riportiamo di seguito alcuni esempi di colonialismo.

Prendiamo in esame la Francia:
La fase del secondo colonialismo francese comincia nel 1830 con la conquista dell' Algeria e termina nel 1859 con l' annessione di Saigon. Essa interessò l' Algeria, il Vietnam, la Guiana orientale, il Senegal, il Gabon e le isole di Tahiti.

Per quel che riguarda il colonialismo inglese, a partire dal 1870, la spinta colonizzatrice arrivò in Egitto, in Somalia, in Sudan, in India e in Birmania.

Sempre dal 1870, una nuova potenza iniziò una politica coloniale nell'Africa centrale e meridionale, seguendo l'opera di Bismarck. Stiamo facendo riferimento all'Impero tedesco, il quale occupò Camerun, Namibia, Togo e Tanzania.

Riferendoci invece alla nostra nazione, il Regno d'Italia proclamato nel 1861, si interessò al Corno d'Africa, piu' precisamente all'Eritrea, la quale divenne colonia italiana nel 1890, e alla Somalia, che divenne prima protettorato nel 1889 e poi colonia nel 1900.


Dunque, abbiamo illustrato il carattere globale di questo fenomeno, che tra il 1800 e il 1878 è arrivato a comprendere un totale di 16.385.000 km quadrati.
Non a caso, la necessità di penetrare nei mercati internazionali e la comparsa sulla scena del capitalismo finanziario avrebbero trovato un complemento perfetto nelle politiche globali espansionistiche promosse dai governi del tempo.




Al prossimo post!











giovedì 7 maggio 2020

SANITA' GLOBALIZZATA IN CRISI ?

Rieccoci nuovamente!

Analizzando la situazione legata alla pandemia che stiamo vivendo, è chiaro ed evidente che uno degli enti piu' colpiti è senza dubbio quello sanitario, da ormai parecchi mesi sottopressione a causa degli innumerevoli contagi dovuti al Covid-19.

Salute, sono al pettine i nodi di un mondo malamente globalizzato ...


Ecco qua un articolo sulla sanità globalizzata, una sanità descritta ai tempi prima del Covid-19 ed ora di fronte ad una delle pandemie piu' importanti dell'ultimo secolo 

mercoledì 6 maggio 2020

NEL SETTECENTO (XVIII SECOLO)

STEP #13

Continuando il nostro percorso spazio-temporale, andiamo ora a delineare un evento nella storia della tecnologia accaduto nel diciottesimo secolo che fa al caso nostro.

Possiamo, per esempio, riferirci ai grandi mutamenti nella struttura economica mondiale avvenuti in tale periodo, mutamenti tali da cambiare radicalmente la vita e la storia dell'umanità.
Il collegamento diretto al verbo è proprio la nascita di un nuovo commercio globale mondiale ed europeo, che quindi diventa "globalizzato" nel vero senso della parola, viste anche le molteplici rivoluzioni sociali,politiche e soprattutto industriali di fine '700, su tutte quella inglese.


In generale, ciò che si percepisce a partire dai primi anni del '700 è una grandissima crescita demografica, causata da un miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie e alimentari, da una diminuzione del tasso di mortalità e dall'attenuarsi delle pestilenze e delle carestie.
Inoltre, è proprio il grande aumento dell'attività e della produzione industriale, favorito dal nuovo commercio su scala europea e mondiale, che segna maggiormente quest'epoca.

Si tratta, quindi, di un'epoca nella quale l'Europa rappresenta il vero motore del commercio internazionale.
All'inizio del secolo le potenze europee che avevano pieno controllo e pieni poteri del commercio internazionale erano soprattutto l'Inghilterra, la Francia, la Spagna e i Paesi Bassi.
Nel corso degli anni pero' i rapporti di forza mutarono: fu l'Inghilterra a dominare sulle altre
grazie alla flessibilità nell’organizzazione degli scambi, alla flotta militare e commerciale di prim’ordine, alla nascente borghesia capitalista e alla garanzia delle libertà personali.

La lotta per il predominio commerciale non avvenne solo attraverso accordi ma spesso fu determinata da pratiche illegali, come per esempio l'azione delle navi corsare che spesso agiscono, dopo accordi segretissimi, su indicazione e per conto dei propri governi.
E' proprio in questo periodo, infatti, che l'Inghilterra impianta in India, attraverso società private sostenute dallo stato, un proficuo commercio di cotone e di tè. 

Controllando l'intero commercio globale internazionale, l'Europea possedeva l'egemonia assoluta sulle altre nazioni. 
Per esempio, le nazioni asiatiche avevano un limitatissimo commercio oceanico poiché tutto ciò che veniva esportato era diretto e controllato dalle nazioni europee. Si esportavano principalmente  materie prime e manufatti. Il commercio tra l’Asia e l’Europa fu dominato da tre grandi compagnie commerciali che erano: Compagnia olandese delle Indie orientali, Compagnia inglese delle Indie occidentali, Compagnia francese delle Indie.

E' chiaro, dunque, come un nuovo commercio globale cominciò ad instaurarsi in quest'epoca, commercio che solamente nel secolo successivo conobbe una rivoluzione dei trasporti, grazie all'apertura del Canale di Panama e di Suez, e dunque una conseguente crescita esponenziale senza precedenti, con sempre l'Inghilterra come pilastro centrale internazionale.   



Al prossimo post!


mercoledì 29 aprile 2020

IN EPOCA MEDIEVALE (500-1453 D.C)

STEP #12

Eccoci ad un'altra tappa fondamentale del blog!

Con l'obbiettivo di tracciare un percorso del nostro verbo nella storia, ora analizziamo l'epoca medievale, cercando di trovare riferimenti, seppur in maniera non direttamente esplicita, strettamente legati alla storia della tecnologia di questo periodo, spiegandone le relative applicazioni.

Un esempio diretto possono essere le grandi congregazioni religiose, come quelle dei domenicani e dei francescani, le quali arrivarono a globalizzare con "De Propaganda Fide", istituto tramite il quale si organizzavano le missioni.
Infatti, sappiamo bene che la globalizzazione, da un punto di vista culturale-religioso, avvenne sopratutto tramite l'azione dei domenicani, che, al seguito delle armate spagnole, arrivarono fino in Sud America, andando cosi a globalizzare una nuova cultura in un paese diverso.

Un altro riferimento diretto puo' essere rappresentato dalla nascita delle Abbazie Medievali, dato che esse rappresentavano veri e propri centri di cultura globalizzata. 

Una tra le storiche abbazie benedettine: Abbazia di San Gallo

L’abbazia nel Medioevo ebbe un ruolo fondamentale a cui oggi dobbiamo enorme riconoscenza. Furono soprattutto le biblioteche delle grandi abbazie, molte sorte ben prima dell’anno Mille, a conservare manoscritti di inestimabile valore che permisero anche in tempi cupi e difficili la sopravvivenza di una produzione culturale che altrimenti non sarebbe arrivata fino ai giorni nostri.

In periodo di guerra, e non solo, esse divennero, dunque,un sistema sociale e produttivo autonomo.
In un abbazia vi era di tutto: dal mulino al torchio, passando per la fornace.

Furono in particolare le abbazie benedettine e quelle sorte in età carolingia a rendersi protagoniste della grande formazione libraria che portò alla nascita di immense biblioteche.
E in quel luogo “sacro” del sapere del mondo cristiano emergono le figure dell’amanuense e del miniatore che negli scriptoria di tutta Europa trascorrono gran parte del loro tempo dando vita ad autentici capolavori che ancora oggi possiamo ammirare.

Volendone ricordare alcune tra le piu' famose, citiamo:

-l'Abbazia di San Gallo, in Svizzera
Il monastero venne fondato nel 612 come eremo e prese il nome da san Gallo un monaco irlandese che fu discepolo e compagno di San Colombano, futuro abate di Bobbio.

-l'Abbazia di Montecassino
Essa venne fondata nel 529 dal San Benedetto da Norcia.
Montecassino è conosciuto per essere un centro culturale vivissimo grazie all’azione dei suoi abati. Essi crearono e valorizzarono le biblioteche e gli archivi che conservarono alcuni degli esempi e delle testimonianze di maggiore raffinatezza e ricchezza relative alle scuole scrittorie e miniaturistiche.

Abbazia di Montecassino



-l'Abbazia di Bobbio
Essa è situata non lontano da Piacenza e venne fondata nel 614. E' conosciuta anche col nome di San Colombano poiché fu il monaco irlandese a fondarla nel 614. Sotto il suo ordine (Colombano fu uno dei maggiori artefici della diffusione del monachesimo irlandese ed il suo ordine poi sarà assimilato da quello benedettino) l’abbazia di Bobbio diventerà una Montecassino del Settentrione poiché resa celebre dallo scriptorium.

Abbazia di Bobbio




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giovedì 23 aprile 2020

AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

STEP #11

Rieccoci nuovamente!


E' ormai da 2 mesi che siamo totalmente immersi in una pandemia. Stiamo vivendo uno dei momenti economici piu' brutti successivi al dopoguerra del 1945, probabilmente il peggiore, come piu' volte ribadito da numerosi esperti.

E' dunque lecito porsi le seguenti domande:
" A rischio la globalizzazione ? "
" E' tutta colpa della globalizzazione ? "





Per cercare di rispondere, oltre a riportare la famosa mappa di tutto il globo fatta dalla John-Hopkins- University, riportiamo un articolo del quotidiano "il messaggero" e le parole di due opinion-maker come Alberto Mingardi e Carlo Stagnaro.
In entrambi i testi emerge l'attualissima contrapposizione tra il mondo globalizzato in cui viviamo e la pandemia che stiamo affrontando.

Come finirà questa storia, e soprattutto come la supereremo ?

Mappa:
https://gisanddata.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html?fbclid=IwAR2u9BO3injBsVWe3_NVWH7q4oe9byEge_rQarMuPmELXBjxIhjrR4SQI54#/bda7594740fd40299423467b48e9ecf6


https://www.ilmessaggero.it/editoriali/alessandro_orsini/editoriali_alessandro_orsini-5119207.html


http://www.brunoleoni.it/il-coronavirus-e-la-globalizzazione



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mercoledì 22 aprile 2020

" GLOBALIZZARE " NELLA CINEMATOGRAFIA

STEP #10

Analizzando il nostro verbo da un punto di vista cinematografico, andiamo ad addentrarci in una delle sequenze filmiche piu' famose e celebri del mondo.

Stiamo facendo riferimento al film statunitense "Il grande dittatore". 
Si tratta del film statunitense del 1940 scritto, diretto, prodotto e interpretato da Charlie Chaplin. 
E' passato alla storia per la forte parodia satirica verso il nazismo e per la presa di mira diretta ad Adolf Hitler e al suo movimento, contemporanei al film. E' dunque considerato uno tra i piu' grandi capolavori del cinema. In Italia il film fu distribuito nel 1946 col titolo "Il dittatore", poi cambiato nel "Il grande dittatore" a partire dalla riedizione del 1960.

La scena che meglio si addice al nostro verbo è quella comunemente denomitata "la scena del mappamondo". 

In essa intravediamo il grande Charlie Chaplin, il quale nei panni satirici di Hitler, "gioca" con il globo, come se volesse conquistarselo tutto. Infatti, come ben sappiamo, l'intento di Hitler era quello di far prevalere la cosiddetta razza ariana nel mondo. Dunque, in altri termini, possiamo dire che Hitler voleva "globalizzare" il mondo da un punto di vista etnico.   
Con questa scena, diventa chiaro, dunque, il richiamo al nostro verbo. 

Ecco qua riportatone un breve estratto.
(al minuto 1:22, intravediamo esattamente la scena descritta)



" The Great Dictator ", 1940, Charlie Chaplin



domenica 12 aprile 2020

ARTI FIGURATIVE E NON SOLO

STEP #09


Francesco Guadagnuolo, "Il volto della paura", 2020, Teatro Europa di Aprilia (LT)

"Dopo la Sars, un nuovo spettro, il Coronavirus, vaga per il mondo come prima dimostrazione della globalizzazione".

Sono queste le parole pronunciate da Francesco Guadagnuolo, artista di fama mondiale, in occasione della presentazione del Progetto "EmergenzaRossa del Global-Art-Cultura-Coronavirus".
Si tratta di un' iniziativa mondiale per affrontare, da un punto di vista artistico-culturale, il Covid-19 e le crisi a lui connesse.

Nella scultura presa in analisi, e' evidente come emerga la condizione umana impaurita davanti alla recente epidemia, descritta ed immaginata come la conseguenza di un mondo fortemente globalizzato.

In generale, Francesco Guadagnuolo e' considerato il pittore che continua la ricerca del Realismo Italiano. I critici, infatti, sottolineano ed esaltano la sua capacità nell'aver intuito una nuova realtà trasfigurata dai media nell’era globalizzata, ossia un’arte che si attesti nel sociale e nelle dinamiche psicologiche e che sostenga criticamente il progresso.



https://www.eventiculturalimagazine.com/comunicati-stampa/francesco-guadagnuolo-presenta-progetto-emergenzarossa-del-global-art-cultura-coronavirus/

giovedì 9 aprile 2020

" GLOBALIZZARE " NEL PERIODO ANTICO (FINO 500 D.C)

STEP #08

Con l'obbiettivo di evidenziare la presenza del nostro verbo, seppur in maniera non direttamente esplicita, nel periodo antico, possiamo fare un collegamento con l'opera di Platone, intitolata "Protagora", all'interno della quale troviamo il Mito di Prometeo ed Epimeteo, di cui ne riportiamo un estratto.

"Riguardo alla giustizia e agli altri aspetti della virtù politica, quand’anche si sappia che qualcuno è ingiusto, se costui spontaneamente, a suo danno, lo ammette pubblicamente, ciò che nell’altra situazione ritenevano fosse saggezza - dire la verità - in questo caso la considerano una follia: dicono che è necessario che tutti diano l’impressione di essere giusti, che lo siano o no, e che è pazzo chi non finge di essere giusto. Secondo loro è inevitabile che ognuno in qualche modo sia partecipe della giustizia, oppure non appartiene al genere umano. Dunque gli uomini accettano che chiunque deliberi riguardo alla virtù politica, poiché ritengono che ognuno ne sia partecipe. "

(Platone, Protagora, 388 a.C, Mito di Prometeo ed Epimeteo)


L'intento del mito, secondo Platone, doveva essere quello di spiegare l'importanza della politica e delle leggi tra gli uomini.

A tal proposito, in quest'opera viene descritto l’incontro tra il sofista Protagora e Socrate.
Durante tale incontro, vengono toccate questioni fondamentali della democrazia.
Una di queste domande, fatte da Socrate, è:
"perché gli ateniesi sulle questioni di carattere tecnico prendono in considerazione solo il parere degli esperti, mentre sulle questioni di interesse comune lasciano che chiunque possa prendere la parola in Assemblea ? ".

La risposta di Protagora avverrà proprio con il racconto di questo mito, all'interno del quale si narra che il titano Prometeo (il cui nome significa «colui che riflette in anticipo») rubò il fuoco agli dèi per correggere l’errore di suo fratello Epimeteo (il cui nome significa «colui che riflette dopo»), che, incaricato da Zeus, aveva distribuito mezzi di difesa a tutti gli animali, lasciandone privo l’uomo.
Fu cosi Zeus a dover distribuire aidos e dike a tutti gli uomini, per garantire la solidarietà sociale.

E' proprio qua che intravediamo il collegamento con il nostro verbo.

Dato che tutti gli uomini avevano bisogno della cultura e dell'organizzazione politica, poiche' erano creature prive di doti naturali come artigli, denti e corna, e dunque diverse dagli altri esseri animali, 
Zeus volle rendere globale il dono della politica.
Si trattava di una virtu' tanto necessaria alla sopravvivenza sociale dell'uomo da venir distribuita senza distinzioni ad ogni individuo.

Protagora sostiene dunque, attraverso il mito, che il diritto di parlare in assemblea è fondato su una capacità che appartiene all’uomo e che consente a ciascuno di contribuire con il suo giudizio al bene comune.
Dunque, tali virtu' politiche non andavano viste come connaturate all'uomo, bensi' come qualcosa di sopravvenuto, qualcosa che gli é stato trasmesso in maniera consapevole.

Al prossimo post!

domenica 5 aprile 2020

UN SALTO NELLA POESIA

STEP #07

Dopo esserci focalizzati sulla Prosa, andiamo a scoprire la Poesia.

Un testo poetico dove emerge un profondo senso di mondo globalizzato, descritto negativamente con un tono fortemente acceso, e' quello composto da Giacinto Damiani,

Egli é il Presidente del Comitato Civico "Mastro Bruno", il quale é promotore di idee per lo sviluppo economico e socio-culturale di Serra San Bruno, piccolo paese calabro in provincia di Vibo Valentia.

Ecco qui sotto riportata la poesia:


“ La Globalizzazione?
tre figli,
padre ignoto,
così identificati:
“Mercato. Finanziaria.
Intelligenza Artificiale”
Più potenti di ogni armata.
Sono la notte dell’Umanità.
L’atomica? E’ superata.
Indagano, condizionano
pensiero, interessi,
di nazioni e continenti.
Controllano, decidono
dei popoli il destino.
Conducono le guerre
assai diversamente.
A semplice richiesta
danno in comodato,
energia, soldi,
intelligenza (artificiale).
Ci fan sentire ricchi,
colti e intelligenti,
esempio? “i derivati”
E noi?
da gran cretini,
come fossimo drogati,
non capiamo,
ci illudiamo.
Litighiamo ,
senza complimenti,
convinti d’aver tutto.

Ci sentiamo indipendenti,
ma siamo impenitenti
La globalizzazione finanziaria
Ci lascerà “il niente”
le basterà staccare internet
o solo la corrente.
Quando sarà tardi,
lo capiremo? Forse. “


https://ilmeridio.it/la-globalizzazione-in-versi-poesia-di-giacinto-damiani/

sabato 4 aprile 2020

" GLOBALIZZARE " NELLA LETTERATURA

STEP #06

Da un punto di vista letterario, possiamo collegare il nostro verbo al tema chiave della società dei consumi, la quale é stata oggetto di riflessioni di molti autori del Novecento.

Sul panorama letterario italiano, troviamo su tutti Pier Paolo Pasolini, considerato uno dei piu' grandi artisti ed intellettuali del XX secolo.

Pasolini fu attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra fino alla metà degli anni Settanta, suscitando forti polemiche ed critici giudizi nei confronti della nascente società dei consumi.
Pasolini si batté, dunque, contro la società neocapitalista del "consumo" e del "benessere", società causata dall'avvenire della globalizzazione. 

Ecco alcune sue parole, scritte in “Sfida ai dirigenti della televisione”(Scritti Corsari), articolo apparso sulle pagine del Corriere della Sera il 9 dicembre 1973:

" Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. [..]. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l'intero paese, che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un'opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè — come dicevo — i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un «uomo che consuma», ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo."




                                      https://www.youtube.com/watch?v=DO81YUdMESw



mercoledì 1 aprile 2020

UNA RECLAME PER " GLOBALIZZARE "

STEP #05

Cercando di identificare il nostro verbo all'interno di una reclame, mettiamo in evidenza due video chiave.

Il primo fa riferimento al discorso fatto da Papa Francesco, in occasione dell'apertura dell'Expo di Milano del 2015, mentre il secondo si riferisce ad un appello solidale fatto da parte di Roberto Lorusso, un Ceo Target Navigator, in occasione del Natale del 2013.

In entrambi i casi, emerge un forte senso di solidarietà, inteso come il tentativo di unificare e globalizzare il mondo, non solo sotto un aspetto economico - finanziario, ma soprattutto da un punto di vista umano, stando cosi vicino alle persone piu' bisognose.







martedì 31 marzo 2020

venerdì 27 marzo 2020

SALTO NELLA MITOLOGIA ANTICA

STEP #04

Eccoci ad un altro punto chiave del nostro percorso.
Obbiettivo principale del post e' quello di cercare di inserire il verbo globalizzare in un contesto mitologico antico.

A tal proposito, il concetto di globalizzazione può essere inteso come un luogo dove vi é concentrato il tutto, un luogo accessibile e valido per tutti gli individui.

Ricorrendo alla mitologia greco - classica, possiamo collegare questo concetto all'Olimpo greco, o ancora meglio, al Monte Parnaso, il monte delle 9 muse del dio Apollo.
Non a caso l'importanza delle muse nella religione greca era elevatissima: esse, infatti, rappresentavano l'ideale supremo dell'Arte, intesa come verità del "Tutto", ovvero l'eterna magnificenza del divino. Le muse erano superiori a qualsiasi umano poiché conoscevano non solo il passato e il presente, ma anche il futuro.

Erano, dunque, simbolo di sapere e di conoscenza, valori che, appunto, erano validi per tutti gli uomini.

Al prossimo post!

lunedì 23 marzo 2020

"STORIA" SULLE ORIGINI DEL VERBO

STEP #02

Eccoci arrivati al terzo post di questo documentario sul verbo GLOBALIZZARE.

Oggi volevo raccontarvi una storia legata alle origini di questo verbo.

Analizzando vari aspetti, quali l'etimologia e la definizione, mi sono concentrato sul significato astratto e figurato del verbo.
A mio parere, il verbo "globalizzare" nasce dall'unione di tanti "fields" (campi in inglese) diversi fra loro, che con il tempo sono diventati un insieme unico, propriamente globale.
Questo può essere visto ed inteso come un mosaico.
Si, proprio come un mosaico.

Un mosaico intende il globale come un insieme di pezzi uniti fra loro. Ciò permette di immaginare che ogni pezzo abbia una coerenza interna, una continuità unitaria. Dunque, tutto ciò che e' diverso diventa intruso. Si tratta perciò di un modo di "essenzializzare","unificare" e "catalogare" l'identità degli oggetti presenti in esso.

Cosi come e' stata definita dai due grandi sociologi, quali Martin Albrow e Elizabeth King, la globalizzazione e' " un insieme di processi attraverso i quali le persone dell'intero globo vengono incorporate in una singola società globale ".

Proprio da quest'ultima definizione si deduce pienamente come il mosaico possa risultare, a mio avviso, una metafora perfetta per indicare l'origine e il significato figurato del termine globalizzare e del suo relativo sostantivo.

https://it.wikipedia.org/wiki/Globalizzazione

Grazie per l'attenzione e a presto!



domenica 22 marzo 2020

TRADUZIONE E INDAGINE STORICO - ETIMOLOGICA

STEP#01 BIS

A completamento del post relativo allo step#01 sulla definizione del verbo GLOBALIZZARE, ne introduciamo la traduzione in alcune lingue straniere, conducendo anche per quest'ultime un'indagine storico-etimologica.

"Globalizzare" deriva dal francese global, aggettivo che in italiano assume il significato di globale.
A sua volta, il termine global deriva dalla parola globe, sostantivo con il quale, sia in francese sia in inglese, si indica il globo, ossia il mondo.
Piu' specificatamente il verbo "Globalizzare" si traduce mondialisation in francese, globalization in inglese, Globalisierung in tedesco, globalización in spagnolo.

A tal caso, uno dei modi di dire piu' consueti e' proprio quello di "vivere in un mondo globalizzato". Con questa espressione ci si riferisce ad un fenomeno di mondializzazione e di interdipendenza delle attività umane, in un mondo sempre piu' dominato dalle comunicazioni di massa, dall'internazionalizzazione dell'economia e dalle transazioni basate sull'informatica e sulla
rete globale (world wide web) .

Riguardo alla storia della parola, uno dei primi utilizzi risale ad una pubblicazione del 1930, intitolata Towards New Education, dove si denota una visione olistica dell'esperienza educativa umana. Un termine correlato, corporate giants, fu coniato da Charles Taze Russell (della Watch Tower Bible and Tract Society) nel 1897, per riferirsi agli ampi trust nazionali e altre grosse imprese del tempo.

Inoltre, l'economista Theodore Levitt e' largamente riconosciuto per aver coniato il termine in un articolo intitolato Globalization of Markets, che apparve nel numero del maggio-giugno 1983 della Harvard Business Rewiew. 
Levitt può essere riconosciuto per averlo reso popolare e averlo portato all'audience del business durante la seconda metà degli anni Ottanta.

In generale, fin dalla sua introduzione, il verbo globalizzare e il suo sostantivo globalizzazione hanno ispirato definizioni e interpretazioni competitive, con antecedenti risalenti ai grandi moti commerciali e imperiali lungo l'Asia e l'Oceano Indiano dal XV secolo in poi.
  
Al prossimo post!

https://it.wikipedia.org/wiki/Globalizzazione

giovedì 19 marzo 2020

DEFINIZIONE ED ETIMOLOGIA

STEP #01

DEFINIZIONE

"diffondere su scala mondiale fenomeni economici, culturali, ideologici e sociali".

Il verbo globalizzare deriva, da un punto di vista etimologico, dalla voce ingl. global, propr. 'globale'.
Infatti, un altro dei significati di tale verbo e' proprio quello di:
"far diventare globale, cioe' generale e unitario, inteso come solida cooperazione con il fine di promuovere consapevolezza e concordia".

Sostantivo strettamente collegato a tale verbo e' la globalizzazione (dal fr. globalisation), termine con il quale ci si riferisce a due significati particolari:

1-- l'assunzione o la considerazione di una serie di elementi nella loro totalità.
In particolare, nel campo della psicopedagogia, si fa riferimento ad una particolare forma
di apprendimento, per cui nella psiche del fanciullo la realtà esterna viene dapprima assunta in modo  generico, e solo in un secondo momento analizzata nei suoi elementi.

2-- nel linguaggio dell'economia, la globalizzazione dei mercati e' un fenomeno di unificazione dei mercati stessi su scala mondiale. Questo é consentito principalmente dalla diffusione delle innovazioni tecnologiche, specie nel campo della telematica, che hanno spinto la società verso modelli di consumo e di produzione piu' uniformi e convergenti, tanto da parlare di "produzione globalizzata", con conseguenze politiche, sociali ed economiche ben evidenti.

https://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=globalizzare
http://www.treccani.it/vocabolario/globalizzare/
http://www.treccani.it/vocabolario/globalizzazione/

Grazie per l'attenzione e al prossimo post!