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Karl Marx, 1818-1883 |
Tutti gli studiosi, i filosofi, gli storici e gli economisti sono d' accordo sul fatto di considerare Karl Marx come precursore rispetto all'avvento di un mondo sempre più iperconnesso, e quindi sempre più globalizzato.
Da questa definizione designò da un lato la borghesia e dall' altro il proletariato.
La prima possedeva i mezzi di produzione, il secondo la forza lavoro.
Secondo la teoria della lotta di classe di Marx, nell'ottica di massimizzare i propri profitti, la borghesia avrebbe diminuito i salari dei lavoratori. Quest'ultimi avrebbero, quindi, dato il via alla rivoluzione socialista in virtù dell' abolizione della proprietà privata.
La rivoluzione in realtà non avvenne. Essa venne frenata dalla nascita di movimenti sociali, dallo sviluppo di politiche sociali e di sindacati, volti a proteggere i diritti dei lavoratori.
Nonostante ciò, Marx anticipò perfettamente la globalizzazione, in quanto egli immaginava il sistema economico basato sul capitalismo diffuso in molti, se non tutti, i paesi.
Nella stessa maniera, il movimento neomarxista, che nacque con il presupposto di creare una teoria dello stato capitalista e di ampliare i concetti predefiniti da Marx, diede un contributo allo sviluppo della globalizzazione.
Innanzitutto questi studiosi aggiunsero la classe media rispetto alla stratificazione sociale, includendo all'interno coloro che possedevano titoli di studio o coloro che occupavano una posizione importante all' interno di istituzioni e organizzazione.
Nel modo con cui essi designavano lo scambio di beni e servizi a livello internazionale che sarebbe avvenuto con lo sviluppo del capitalismo, possiamo intravede l' ideologia che è alla base del nostro concetto.
Ecco qua un approfondimento:
https://www.leftcom.org/it/articles/2001-03-01/le-promesse-mancate-della-globalizzazione-e-la-conferma-del-marxismo
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